Da un po’ di tempo a questa parte leggo in giro che il blog sta morendo. Dicono che al momento qualcosa tipo il 70% dei blog che sono online sono morti. Cioè che non ci scrive più nessuno. Cioè ci sono, puoi visitarli, puoi leggere i post, ma sono tutte robe vecchie anche di secoli.
Io quando ho letto sta cosa ho detto non può essere. Il 70%? Impossibile…
Poi mi sono ricordato che io qua non ci scrivo più tanto spesso. E mi sono ricordato che anche molti blogger che seguivo, adesso, non scrivono più tanto spesso… e quei pochi che sono attivi, non li leggo più tanto spesso…
E allora mi son reso conto che secondo i dati statistici che avevo in possesso e che riguardavano soltanto ed esclusivamente il sottoscritto la cosa quadrava.
C’è chi dice che è colpa di facebook. C’è chi dice che è colpa di twitter. C’è chi dice che è colpa di tumblr. C’è chi dice che il blog sta morendo solo perché doveva morì. E’ vecchio, ha fatto il suo tempo, e basta, pace.
Boh, io comunque non sono ancora sicuro di sta storia. Non lo so se il blog sta morendo davvero.
Secondo me si sta facendo un po’ come in quei vecchi film horror, dove appena uno sembra morto lo prendono e lo seppelliscono e poi magari quello si sveglia e a me sta cosa m’ha sempre angosciato. Cioè quello che si sveglia sepolto.
E io siccome gli voglio bene al blog, non mi va di seppellirlo prima del tempo.
Quindi facciamo che per ora lo lascio qua, e ogni tanto lo vengo a trovare. In caso dovesse iniziare a puzzare avvertitemi che piglio la pala.
eh, pare proprio che sia così!
Ma povero… vuoi seppellirlo così giovane? Io non ci credo a ‘sta cosa del 70%. Il blog poi è un po’ come casa, si ci ritorna prima o poi… ed è meglio lasciare aperta la porticina (da che pulpito, senti!).
Eh si, pare che sia così… La cosa poi è abbastanza plausibile. Magari non sarà proprio il 70%, ma il declino del mezzo a questo punto è evidente. Forse per moda, forse per qualcosa di meglio…
Ovviamente il declino non include il qui presente blog, che vi assicuro c’ha da campare e lavorare ancora per un po’… certo, visto che è un po’ malaticcio anche lui per ora gli lasciamo un po’ di tempo per la convalescenza… ma poi si ritorna a lavoro eh…
oh, mica qua stiamo a pettinà le bambole o a rader le ascelle alle scimmie…
se decidi di farlo fuori ricordati di mettergli l’aglio in bocca e il paletto nel cuore.
ché la prudenza non è mai troppa.