Rileggendo un po’ gli ultimi pezzi che ho scritto (non solo in questo blog, non sono mica un novellino io), mi sono accorto che non scrivo come parlo. Non parlo mica così, io.
Cioè, io sono siciliano. Anzi. Io siciliano sono. A uno come me non verrebbe mai in mente di mettersi a parlar con le parole tronche.
Il problema è (o almeno questa è la prima spiegazione razionale che m’è venuta) che io scrivo come mi piace leggere. Anzi. Io scrivo come quello che mi piace leggere. Così almeno se a me piace un po’ quello che scrivo, può darsi che piaccia anche a qualcun’altro. Magari qualcuno a cui piacciono le stesse cose che piacciono a me.
E allora, siccome a me piace un bel po’ leggere “E io che mi pensavo“, (che lui non lo sa, ma io faccio il blogger solo perché una volta sono finito per sbaglio sul suo blog) allora finisco per scrivere un po’ come scrive lui.
Ma io di sta storia non me n’ero reso conto prima d’ora. O almeno non immaginavo fosse così grave.
Ora invece che ci penso non mi sembra neanche una cosa tanto giusta.
E chissà quanta gente c’è nella mia stessa situazione in giro per il web.
Allora adesso io dico grazie al mio inconsapevole mentore, Alessandro Bonino, ma d’ora in poi si fa a modo mio.
Ecchecavolo.
ahahahah, si anch’io leggo ‘eio’ [(grazie a te, eh (che il tuo blog tutto lo lessi)]ed ho notato ‘sta cosa qua, che poi così grave non è. Anche se in effetti il tuo mentore inconsapevole è parecchio contagioso, e chissà quanti nel web ne sono affetti (oltre che affezionati).
Ma spezzo una lancia a tuo favore: la testa, che è tua, si pensa, partorisce idee originali qualsiasi sia il modo in cui le esprimi.
Ma a ‘sto punto so’ curiosa (ed impaziente) di assistere alla metamorfosi che prometti.
[Che poi, in confidenza, neanche io parlo come scrivo, e sicuramente scrivo più di quanto parlo…]
Metamorfosi… vabè, ora non esageriamo. Facciamo che ci starò un po’ più attento. Ma di rivoluzioni ne ho già fatte abbastanza ultimamente.
E comunque anch’io tendo a parlare poco. Scrivo sicuramente di più.
E non sono neanche un esponente di particolare allegria o simpatia. Per dire… quando racconto in giro che tengo un blog tanto per far ridere un po’ la gente, non è che mi credono…
Sai, prendere le mosse da qualcuno è bellissimo. Poi cominciare ad ascoltare la voce che c’è dentro la testolina è ancora più bello. Ritrovarla quando si rilegge quel che si scrive è magnifico. Buon viaggio. :)
OMMMIODDDIO!
ODDIO… Allora non sono pazzo!!
Penso che mi tatuerò questa data da qualche parte… ma non ho ancora deciso dove…
Comunque grazie davvero.
grazie a te :)
Io un’idea l’avrei… ci sta pure parecchio spazio
(ma che-ehm-fortuna!) :mrgreen: